Chitarre

Leonardo costruisce chitarre con tavola in cedro o in abete, fondo in palissandro indiano. Diversi i legni, diverse le sensazioni: cose che i chitarristi ben conoscono ed apprezzano, poiché il “feeling” con il proprio strumento è un componente essenziale del piacere di suonare e influisce sulla qualità dell’esecuzione.

   

Un gusto sottile e incontentabile per il timbro e un amore viscerale per il legno e la sua lavorazione, uniti alla “mano” e all’esperienza di un vero chitarrista, sono i segreti delle eccellenti qualità delle chitarre che escono dall’atelier di Leonardo De Gregorio.

LEGNI E ALTRI MATERIALI USATI

  • Piano armonico: Cedro canadese, Abete
  • Fondo e fasce: Palissandro Indiano/Ebano/ Acero/ Palissandro del Madagascar
  • Manico: Cedrella
  • Tastiera: Ebano
  • Ponticello: Palissandro/Noe
  • Meccaniche: Alessi, Rubner
  • Custodia: Rigida
  • Verniciatura: Tavola Armonica a gommalacca satinata, fasce fondo e manico sono verniciati a     poliuretanica per una maggiore resistenza al contatto con il corpo.

LE ROSETTE

Allontanandosi dalla tradizione più comune, Leonardo usa la tecnica dell’intarsio di varie essenze pregiate, accoppiate con i classici filetti, per ottenere rosette sempre diverse, nuove ed attraenti.

       

 

DOUBLE TOP

Nel 2005 ha iniziato la costruzione di chitarre con una doppia tavola armonica (double top), quella che ormai si può definire la maggiore innovazione nella costruzione della chitarra moderna, iniziata dai grandi liutai Matthias Damman e Gernot Wagner, i cui strumenti sono suonati da David Russel, Manuel Barrueco, Scott Tennant ed altri.

La doppia tavola armonica consiste in due sottilissime tavole – di cedro o abete – con, all’interno, un materiale chiamato nomex. Nel 2015 ha abbandonato l’utilizzo del nomex a favore del legno, la tavola è scavata per ottenere un nido d’ape simile alle celle del nomex.  Il risultato è una tavola armonica di spessore e rigidità molto simili a quelle tradizionali, ma un peso inferiore di circa il 25%. I vantaggi per la tecnica di entrambe le mani sono molteplici: risposta più pronta sotto le dita e maggior controllo della dinamica; estrema chiarezza nota per nota e ottimo bilanciamento lungo tutto il registro della chitarra; grande volume di suono con un’ottima proiezione in avanti.

 

MANICO RIALZATO

Il manico leggermente rialzato rispetto al piano armonico facilita il movimento della mano sinistra nell’esecuzione delle note più alte.

 

   

 

 

FORO DI RISONANZA

Altra utile innovazione è costituita dal foro sulla fascia dello strumento: la differenza la sente chi suona, ma non solo.